Aratro o preparatori
Cosa scegliere?

M.A.I.E.R. Srl

Se si vuole ottenere una buona lavorazione del terreno, è necessario scegliere gli attrezzi più adatti in base alle caratteristiche del suolo, alla coltura da impiantare e alle esigenze economiche e ambientali. Tra gli attrezzi più usati per la lavorazione del terreno troviamo l'aratro e i preparatori. Ma quali sono le differenze tra questi due tipi di macchine e come si può decidere quale usare?

Principali differenze


Aratura


L'aratro è un attrezzo che serve a rivoltare lo strato superficiale del terreno, questa operazione ha lo scopo di interrare i residui vegetali, di arieggiare il terreno e di controllare le infestanti.

L'aratro può essere a vomere, a disco o a coltivatore, a seconda della forma degli organi che penetrano nel terreno.

Vantaggi


Il pregio assoluto dell’aratura è il controllo delle infestanti.

Svantaggi


Da tenere presente che l’aratura richiede grandi potenze, consumi elevati di gasolio e molto tempo. Inoltre, se effettuata troppo in profondità rischia di portare in superficie terreno poco adatto alla coltivazione e di creare così una suola di lavorazione che non garantisce un ottimale deflusso delle acque piovane.

Altro inconveniente a cui si va incontro con l’aratura è un’eccessiva mineralizzazione della sostanza organica.

Dobbiamo poi ricordare che, se eseguita in zone collinari, l’aratura porta il terreno ad essere esposto a rischio erosione.

I preparatori


I preparatori sono attrezzi che servono a sminuzzare lo strato superficiale del terreno, senza ribaltarlo, creando una superficie omogenea e livellata. Questa operazione ha lo scopo di favorire la germinazione dei semi, di facilitare le operazioni di semina e di trapianto e di ridurre l'evaporazione dell'acqua. I preparatori possono essere a denti fissi o mobili, a dischi o a rulli, a seconda della forma degli organi che agiscono sul terreno.

Vantaggi


Fra i vantaggi dello scegliere un preparatore dobbiamo sicuramente annoverare il lato del risparmio sia di tempo che di denaro. Con un unico passaggio infatti è possibile esguire più operazioni andando a risparmiare tempo e denaro.
Il rischio di erosione è minore e abbiamo un maggior rispetto del suolo.

Svantaggi


In alcune tipologie di terreno (come quelli argillosi e compatti), che richiedono una lavorazione più profonda e intensa, il preparatore potrebbe non essere utile.

Da cosa dipende la scelta


La scelta tra aratro e preparatori dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Il tipo di terreno: i terreni argillosi e compatti richiedono una lavorazione più profonda e intensa, per cui si può usare l'aratro. I terreni sabbiosi e sciolti richiedono una lavorazione più superficiale e delicata, per cui si può usare un preparatore.


  • La coltura da impiantare: le colture che hanno bisogno di una buona preparazione del letto di semina, come le cereali, le orticole e le foraggere, si possono beneficiare dell'uso di un preparatore. Le colture che hanno bisogno di una buona aerazione del terreno, come le leguminose, le tuberose e le arboree, si possono beneficiare dell'uso di un aratro.

  • Le esigenze economiche e ambientali: l'uso dell'aratro comporta un maggior consumo di carburante, di tempo e di manodopera rispetto all'uso di un preparatore. Inoltre, l'aratura può causare fenomeni di erosione e compattazione del terreno, con conseguenti perdite di fertilità e biodiversità. L'uso di un preparatore comporta un minor consumo di risorse e un minor impatto ambientale rispetto all'uso di un aratro.


  • In conclusione, non esiste una risposta univoca alla domanda che ci siamo posti all’inizio di questo articolo, è necessario valutare caso per caso anche se possiamo dire che il preparatore è sicuramente una tecnica più moderna e innovativa che si prende maggiormente cura del suolo, punto fondamentale se vogliamo avere coltivazioni di qualità.







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