Scegliere la seminatrice giusta significa trovare il giusto equilibrio tra esigenze agronomiche, caratteristiche del terreno e disponibilità economiche. Un’analisi attenta di pro e contro, unita a una valutazione realistica del proprio parco macchine, aiuterà ogni agricoltore a fare l’investimento migliore, riducendo rischi e ottimizzando la produttività dei campi.
Bisogna valutare il tipo di coltura, le caratteristiche del terreno, il metodo di lavorazione (su sodo, minima lavorazione o tradizionale), oltre al budget e alla frequenza di utilizzo.
Il nuovo garantisce tecnologia aggiornata, efficienza e garanzia, ma ha un costo maggiore. L’usato è più economico e adatto a chi la utilizza meno spesso, ma può richiedere più manutenzione.
Maggiore precisione, consumi ottimizzati, ridotte spese iniziali di manutenzione e garanzia del costruttore.
Verifica lo stato di usura delle parti meccaniche, la regolarità della distribuzione, eventuali manutenzioni pregresse e la disponibilità di ricambi.
Spesso conviene optare per una seminatrice usata o condivisa in cooperativa, per ridurre l’investimento e ammortizzare più velocemente i costi.
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