Rigenerare il prato a primavera
Evitiamo zone ingiallite o diradate

M.A.I.E.R. Srl

In questo articolo parleremo dei lavori da effettuare sul prato a primavera per rigenerarlo.
Intanto dobbiamo precisare che non esiste un’unica strategia dia azione, poiché la situazione varia in base a come è stato l’inverno appena trascorso e a come il prato ne è uscito.
Poi dobbiamo fare una raccomandazione: ogni lavoro da effettuare sul prato deve compiersi solo dopo che le temperature del suolo siano realmente primaverili, ovvero sopra i 12°C.

Detto questo, possiamo suddividere gli interventi per rigenerare il prato a primavera in base alle quattro evenienze possibili.

Prato sano
Se il prato è uscito dall’inverno sano e in salute basterà poco per farlo tornare bello e vigoroso.
Per prima cosa bisogna controllare se c’è feltro. Se è presente va rimosso effettuando un taglio basso a 3 cm, passando poi l’arieggiatore e va raccolto con il rastrello. Se non c’è feltro è sufficiente un taglio a 5 cm.
Si passa poi alla concimazione con un fertilizzante a cessione programmata, preceduto dall’introduzione nel terreno di sostanza organica nobile.

Prato leggermente ingiallito
Se il prato è ingiallito solo sulla superficie si rigenererà abbastanza velocemente praticando poche e semplici operazioni.
In genere basta una concimazione fogliare ad azione nutritiva bilanciata. Nel caso in cui l’ingiallimento fosse più marcato allora sarà necessario un trattamento più potente dall’azione rinverdente immediata.
Anche in questo caso è necessario controllare se è presente o meno il feltro e agire di conseguenza come specificato sopra.
Dopo la concimazione fogliare si procede con la concimazione vera e propria, preceduta da introduzione nel terreno di sostanza organica nobile.

Prato con zone diradate
Se il prato esce dall’inverno in salute ma diradato allora sarà necessario un intervento di risemina dell’erba.
Prima bisogna tagliare l’erba ad un’altezza di circa 2 cm e ripulire dall’eventuale presenza di feltro.
Si introduce, poi, sostanza organica nel suolo e si aggiunge un leggero strato di pochi millimetri di terriccio da prato dove serve, in modo che si possa procedere alla semina, in seguito alla quale è consigliata la rullatura, che permette ai semi di entrare bene a contatto con il terreno.
A questo punto è necessario effettuare una concimazione di copertura con un fertilizzante specifico e un’irrigazione costante per mantenere il terreno umido fino alla germinazione totale delle sementi.
Dopo circa 4/5 settimane dalla semina si procede ad una concimazione di supporto.

Prato ingiallito e diradato
In questo caso il prato è uscito un po’ provato dall’inverno e ha bisogno sia di una concimazione di emergenza per contrastare l’ingiallimento che di una risemina dell’erba per riempire le zone diradate.
Basta seguire i semplici step indicati in precedenza sia per porre rimedio al diradamento che per contrastare l’ingiallimento, partendo proprio da quest’ultimo.





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