Campagna olearia 2023
Cosa aspettarci

M.A.I.E.R. Srl

Ci stiamo avvicinando alla raccolta delle olive 2023 e i produttori di tutta Italia stanno cercando di capire cosa devono aspettarsi.

In generale le stime prevedono un’annata nella media ma con una disomogeneità a livello regionale in Italia. In molte regioni come Puglia, Calabria, Sicilia e Toscana l’allegagione è stata fortemente ridotta dalle piogge anche se le abbondanti piogge primaverili hanno favorito un migliore sviluppo della drupa.

Le alte temperature di agosto hanno invece regalato ai nostri olivicoltori un maggiore controllo sui patogeni, primo fra tutti la temuta mosca che però potrebbe creare problemi con l’abbassamento delle temperature di settembre.

Cosa succede all’estero?

Il primo paese da tenere sotto controllo è sicuramente la Spagna che solitamente produce la metà dei volumi mondiali di olio; anche la Spagna non vede un’ottima annata ma si prevede comunque nella media. Anche nel resto dei paesi del Mediterraneo le condizioni climatiche hanno danneggiato l’allegagione.

Tutto sommato si prevede un aumento della produzione intorno al 28% che però non basterà a soddisfare la richiesta. Una scarsa quantità di olio favorirà l’aumento dei prezzi.

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