La cimatura
Quando e come farla

M.A.I.E.R. Srl

Fra le operazioni più praticate nei vigneti, la cimatura è stata anche la prima ad essere meccanizzata grazie all’utilizzo e alla diffusione delle cimatrici meccaniche a barre falcianti prima e a coltelli rotanti poi.

Ma che cos’è la cimatura?


Questa operazione ha lo scopo di contenere le dimensioni dei germogli e lo sviluppo della chioma cosicché la luce e l’aria possano entrare e circolare all’interno della pianta. Questa pratica ha effetti positivi sul processo di maturazione dei grappoli e aiuta a prevenire e a tenere sotto controllo le principali malattie fungine.

A seconda del periodo in cui viene eseguita possiamo distinguere fra cimatura precoce, intermedia e tardiva.

Cimatura precoce


Pratica sul cordone libero, la cimatura precoce determina un temporaneo arresto della crescita del germoglio che però si irrobustisce inizia a lignificarsi alla base, favorendo così la verticalità della femminella.

Cimatura intermedia


È forse il tipo di cimatura più praticata e viene eseguita nel periodo fra la post-fioritura e la pre-chiusura del grappolo. È fondamentale in questo caso eseguire la cimatura nel momento giusto in quanto, una cimatura tardiva rischia di togliere una massa troppo vasta di vegetazione giovane, cosa che determina di conseguenza l’invecchiamento della chioma. Inoltre un intervento tardivo rischia di esporre il grappolo a rischi di scottatura.

Cimatura tardiva


Eseguita subito prima della vendemmia (anche il giorno prima), aiuta a scoprire meglio i grappoli e favorisce soprattutto la vendemmia meccanica. In alcuni casi viene eseguita anche per la raccolta manuale in quanto, rendendo i grappoli più visibili e più facili da staccare, migliora di molto l’efficienza dei vendemmiatori.

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